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Ultimo aggiornamento: 29/12/24, 21:21 - Autore: u/Ab-Urbe-Condita

Tempo di lettura: 12 minuti

Guida al Primo Investimento: Un viaggio a piccoli passi nel mondo della finanza personale

Premessa

Quello che troverai qui sotto è solo una sintesi semplificata sul risparmio personale e gli investimenti. Ogni nuovo investitore è invitato a studiare più approfonditamente e in autonomia questo mondo, per comprenderlo a pieno e minimizzare comportamenti avventati e irresponsabili nella gestione dei propri risparmi. Esistono tantissimi libri, blog, siti web e canali Youtube sulla finanza personale, molti di questi sono disponibili in questa wiki.

Prima regola fondamentale: “Non Capisco = Non Compro”

Prima di investire in qualsiasi strumento finanziario, è fondamentale comprenderne il funzionamento e le caratteristiche. Se un prodotto finanziario risulta troppo complesso o poco chiaro, è meglio evitarlo.

Seconda regola fondamentale: “No alla FOMO”

La FOMO (Fear Of Missing Out) è la paura di perdere un’opportunità di guadagno. È importante non farsi prendere dalla fretta e non investire in prodotti finanziari prima di averli compresi a fondo ed essere sicuri di ciò che si fa. Nel peggiore dei casi, potreste perdere piccole opportunità di guadagno ma eviterete di fare investimenti sbagliati che potrebbero costarvi molto di più.

Capitolo 1: Introduzione all’investimento

Perchè è un bene investire?

Il denaro che possediamo, che sia sotto forma di contante o registrato in un conto in banca, non mantiene un valore costante nel tempo. Esiste infatti un fenomeno economico chiamato inflazione che ha l’effetto di far valere il nostro denaro sempre meno man mano che il tempo passa.

L’inflazione è sostanzialmente la svalutazione del denaro nel tempo e la velocità con cui questa svalutazione avviene dipende da tanti fattori economici di una nazione/continente quali stato dell’economia e politiche monetarie delle Banche Centrali (es. BCE in Europa o Federal Reserve negli USA).

La velocità con cui il denaro perde valore nel tempo è espressa con un valore percentuale detto tasso di inflazione. Ad esempio, un tasso di inflazione del 2% annuo indica che 1€ oggi varrà come 0.98€ fra un anno (1/1.02 = 0.98). Questo significa che, fra un anno, la quantità di beni e servizi che possiamo acquistare con 1€ sarà equivalente a quella che oggi possiamo acquistare con 0.98€. Il nostro euro che teniamo in banca o nel nostro portafoglio sarà sempre 1€ ma fra un anno avrà meno potere di acquisto.

Questo ragionamento può essere ovviamente reiterato anno dopo anno e l’interesse è composto. Dopo 2 anni con un tasso di inflazione al 2%, 1€ varrà come 0.96€ di oggi. Dopo 10 anni con un’inflazione al 2%, 1€ varrà come 0.82€ di quest’anno.

Storicamente, nell’area Euro, il tasso di inflazione si è attestato tra lo 0 e il 5% e negli ultimi anni la Banca Centrale Europea ha fissato come suo obiettivo un tasso di inflazione intorno al 2%.

Ulteriori informazioni qui.

L’inflazione è un nemico non facilmente individuabile. Vedendo i nostri risparmi fermi nel nostro conto in banca una persona poco attenta potrebbe pensare che questi avranno sempre lo stesso valore nel tempo, ma ogni anno che passa quei soldi lì fermi perdono il loro valore intrinseco e potranno comprare sempre meno. Avere perciò del denaro fermo in un luogo rappresenta a tutti gli effetti un costo per chi lo possiede nonché una perdita certa.

Per contrastare questo fenomeno, abbiamo fondamentalmente solo un metodo: accrescere il nostro patrimonio investendo parte dei nostri soldi accumulati, traendone un profitto.

Investire quindi non significa semplicemente mettere da parte i soldi, ma destinare strategicamente una parte del proprio patrimonio all’acquisto di asset finanziari con l’obiettivo di generare un rendimento nel tempo.

Fare un investimento significa dunque assumersi volontariamente un rischio più o meno alto per avere di contro un potenziale guadagno più o meno importante. Questa guida, rivolta a investitori retail non professionisti, fornirà gli strumenti necessari per costruire e gestire i vostri investimenti in modo autonomo e responsabile, adattandoli alla propria situazione personale, ai propri obiettivi e alla propensione al rischio di ciascuno.

La strategia di Investimento a Quattro Pilastri: le fondamenta della nostra sicurezza finanziaria

Un approccio consolidato per pianificare i propri investimenti è quello della Strategia dei quattro pilastri, che vi permetterà di gestire il vostro patrimonio con maggiore sicurezza, stabilità e consapevolezza. Ogni pilastro rappresenta una specifica area della vostra vita finanziaria, con obiettivi e strumenti di investimento dedicati.

I Quattro Pilastri dell’Investimento

La strategia di investimento proposta si basa su quattro pilastri

La priorità ai pilastri va data nell’ordine con cui sono presentati, partendo dalla liquidità e salendo progressivamente verso gli investimenti a lungo termine. Non si dovrebbe passare al pilastro superiore senza aver completato e smarcato quello precedente.

Primo Pilastro: Liquidità

La liquidità è il denaro immediatamente disponibile per le spese quotidiane, come affitto, bollette, cibo, trasporti, svago e salute. È la base della gestione finanziaria e va tenuta su un conto corrente, scegliendo quello più adatto alle vostre esigenze in termini di costi, servizi e comodità.

Conti Correnti

Il conto corrente è lo strumento base per la gestione della liquidità. Offre diverse funzionalità, come:

Scegliete il conto corrente più adatto alle vostre esigenze, valutando i costi di gestione, le commissioni sulle operazioni, i tassi di interesse e i servizi offerti.

Qui potete trovare un file aggiornato con i migliori conti correnti e le condizioni

Secondo Pilastro: Fondo di Emergenza

Il fondo di emergenza è una riserva di denaro destinata a coprire spese impreviste e imprevedibili, come guasti improvvisi, riparazioni urgenti, multe, imprevisti in ambito sanitario o per la casa. Il suo ammontare ideale varia in base alla vostra situazione personale, alle responsabilità familiari e al livello di rischio associato ai vostri beni. In generale, è consigliabile avere un fondo di emergenza che copra almeno 6-9 mesi di spese essenziali. Ad esempio, una persona che vive da sola e spende mediamente 1600€ al mese per vivere farebbe bene ad avere un fondo di emergenza tra i 10.000€ e 14.000€, per poter coprire le spese imminenti in caso di perdita del lavoro o grosse spese improvvise. Al contrario, un giovane che vive ancora con i propri genitori probabilmente non ha bisogno di un fondo di emergenza perché il suo fondo di emergenza è la sua stessa famiglia. In questo caso un fondo che copra anche solo 3 mesi di spese periodiche può andare benissimo.

Per il fondo di emergenza, potete considerare le seguenti opzioni di investimento:

Terzo Pilastro: Spese Prevedibili

Il terzo pilastro riguarda le spese prevedibili con un orizzonte temporale da 1 a 10 anni, come il cambio dell’auto, viaggi, ristrutturazioni, spese per l’istruzione o altri obiettivi finanziari a medio termine. Per questo pilastro, gli strumenti di investimento consigliati sono le obbligazioni con scadenza allineata ai vostri obiettivi.

Obbligazioni

Le obbligazioni sono titoli di credito che rappresentano un prestito che fate a un emittente (stato, ente pubblico o società privata). In cambio del prestito, l’emittente si impegna a:

Esistono diverse tipologie di obbligazioni, che si differenziano per:

Il rischio principale associato alle obbligazioni è l’insolvenza dell’emittente, ovvero il rischio che l’emittente non sia in grado di rimborsare il capitale o di pagare gli interessi. Da questo punto di vista la obbligazioni governative dei paesi sviluppati sono molto più sicure di quelle dei paesi emergenti o quelle societarie. La probabilità che un paese emergente con una economia instabile faccia default o che una società fallisca è infatti molto più alta di quella di fallimento di una economia stabile e avanzata, come ad esempio i paesi dell’Area Euro o paesi come USA, UK, Australia, Canada o Nuova Zelanda. Naturalmente un rischio basso corrisponde anche ad un rendimento più basso, e viceversa.

Quarto Pilastro: Investimenti a Lungo Termine

Il quarto pilastro è dedicato agli investimenti con orizzonte temporale superiore a 10 anni, come la pensione o altri obiettivi a lungo termine. Per questo pilastro, la strategia consigliata è l’investimento in ETF azionari che replicano l’andamento di indici di mercato diversificati a livello globale.

Scegliere gli investimenti a lungo termine: definire la vostra strategia di investimento

La scelta degli investimenti più adatti a voi dipende da diversi fattori:

Come si fa un investimento?

Per investire del denaro un comune cittadino deve rivolgersi ad un intermediario che acquisti per suo conto i prodotti finanziari desiderati. Ad esempio:

Capitolo 5: La tassazione degli investimenti

I rendimenti finanziari sono soggetti a diverse imposte. Le principali sono:

La piramide dei bisogni finanziari

Un utile approfondimento sulla nostra pianificazione dei nostri investimenti e risparmi arriva dalla piramide dei bisogni finanziari, una rappresentazione grafica dei bisogni finanziari di una persona, in ordine di importanza. Ne parliamo nel dettaglio qui:

Consigli pratici per il primo investimento: Regole d’oro per una gestione oculata del patrimonio

Ecco alcuni consigli pratici per iniziare a investire con il piede giusto:

Ricordate: Investire comporta sempre alcuni rischi, ma con la giusta preparazione e un approccio responsabile, può essere un modo efficace per far crescere il vostro patrimonio nel lungo termine e raggiungere i vostri obiettivi finanziari.

Per realizzare questa guida ci siamo basati in parte sulle dispense del corso Educati e Finanziati del prof. Paolo Coletti, che ha gentilmente reso disponibili gratuitamente online a tutti. Le trovate qui

Scritto da: u/Ab-Urbe-Condita - Ultima revisione: u/Ab-Urbe-Condita

Originariamente pubblicato il 26/12/24, 18:00 e aggiornato l'ultima volta il 29/12/24, 21:21

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